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Amore libero, la svolta di Atene
di anita69
22.11.2024 |
2.601 |
7
"Piero ci offre dal mini bar il bicchiere della staffa che beviamo seduti sui letti..."
In questo week end di Libeccio e acqua, sono stata a letto con Gius molte ore del giorno a giocherellare fra noi. Inevitabilmente la mente è andata indietro nel tempo a ricordare qualche notte di passione di quando eravamo più giovani.Verso i 38 anni, prima di sposare Gius, mi ero follemente invaghina di un ragazzo giovane, 19 anni, Alessio, bello come il sole, simpatico, che ridendo e scherzando era riuscito a trombarmi nella sua auto e poi, molte altre volte, in cento posti diversi.
Ero veramente persa di lui che aveva 19 anni meno di me e come tutti i ragazzi non perdeva occasione di scoparmi in ogni dove.
In auto, in campagna, in un portone, mi tirava giù gli slip e me lo metteva dentro, incurante di essere visto, per trombarmi alla garibaldina...un colpo dietro l'altro, finchè non mi sborrava dentro.
Ero pazza di lui, e ogni volta che mi scopava avevo delle eruzioni di sborra celestiali
Orgasmi violenti e ripetuti che mi lasciavano distrutta, ma felice e appagata.
Come sempre succede per questi amori giovanili, tutto finì e il ragazzo cambio città per andare a lavorare lontano e non ci siamo più ne sentiti ne visti.
Per lui ero stata una vecchia nave scuola e nulla di più.
Invece per me una dolorosa rinuncia e la fine di un sogno folle, da dimenticare.
Quello che ricordavamo a letto con Gius non è stata questa storia, che lui ha saputo da me, ma un seguito che il fato ha voluto mettere sulla nostra strada, molti anni dopo.
Un fatto che è stato decisivo per la nostra vita di coppia...una svolta a 360°.
Eravamo ad Atene ad una fiera di artigianato e c'era con noi un amico, Piero, già ricordato in altri racconti che era il nostro agente di viaggio.
Ci fissava le vacanze, i viaggi di lavoro ed alcune volte veniva con noi nella speranza di divedere il nostro letto, come a volte, rare, succedeva.
Un pomeriggio, mentre eravamo in fiera, mi sento chiamare da una voce argentina e suadente..."Ciao bella topa" che ci fai qui? Mi giro, era Alessio, sempre bello come il sole.
Mi è venuto un tuffo al cuore, rivederlo più maturo ma sempre il mio bimbo, tanto più giovane di me.
Mi abbraccia, mi bacia, di stringe per farmi sentire il suo pacco.
Sono stordita, mi accorgo che mi sto bagnando solo ad averlo rivisto.
Lo presento a Gius e a Piero e facciamo conversazione per un pò.
Sono in coma, essere di nuovo vicino al ragazzino che ho svezzato anni fa e cha tanto mi ha fatto godere oltre che innamorare di brutto.
Gius che è sempre attento con me si accorge del mio turbamento e dice ad Alessio "perchè non vieni a cena con noi, così continuiamo a parlare dei nostri ricordi?"
Che bravo che è Gius, come mi conosce, mi capisce.,ho un tuffo al cuore, Alessio, accetterà l'invito?
La risposta è sì ed allora ci diamo appuntamento ad un ristorantino sul mare verso Maratona e io mi precipito in Hotel per farmi non bella, di più, per il mio amore giovane.
Gius mi vede preparare come per le grandi serate sexy e ride sotto i baffi.
Gli dico "non prendermi per il culo, non posso farci nulla il solo rivederlo mi ha fatto sbarellare e anche, bagnare".
Appena pronti scendiamo al bar dell'hotel e mi scolo un cocktail martini per trovare la forza di essere indifferente.
Ci ritroviamo in questo ristorantino, vicino all'Hotel, molto carino, sul mare e fra un discorso e l'altro mangiamo del buon pesce e soprattutto beviamo, meglio, io bevo vino bianco ghiacciato a garganella: devo trovare il coraggio di affrontare il dopo cena.
Alessio ci lascerà dopo aver cenato e avrà voglia di stare ancora con noi?
Sono dilaniata dai dubbi...e se starà ancora con noi...come farò a stare con lui? c'è Gius e l'altro ragazzo.
Dopo cena abbiamo iniziato a fare giri di Ouzo e in breve siamo ubriachi tutti e quattro.
Alessio ci dice allora che deve andar via perchè non ha ancora fissato una camera.
Il nostro amico Piero che è alloggiato nel nostro Hotel lo rassicura dicendo che la sua camera ha due letti e che può dormire con lui.
Barcollando andiamo in Hotel, non distante e accompagnamo Alesso e Piero nella loro camera.
Piero ci offre dal mini bar il bicchiere della staffa che beviamo seduti sui letti.
Mi scappa la pipì e dico a tutti vado un momento in bagno, appaggiandomi al muro per non cascare.
Mi sono appena seduta sul water, con pantalone e slip calati, che entra Alessio, non avevo sbarrata la porta, che senza dire nulla tira fuori il suo uccello, come faceva ogni momento da ragazzo, e me lo mette sulle labbra.
Aprire la mia bocca e metterlo tutto dentro è stato un attimo.
Ho iniziato a farli un pompino con tutta bravura che potevo mettere.
Ciucciavo leccavo il suo cazzo in estasi senza pensare che Gius e Piero erano a pochi metri.
Non me ne importava nulla e di nessuno avevo riagguantato il cazzo che mi aveva fatto impazzire anni fa.
Alessio torturato dalla mia bocca ha cominciato a dire "godooo" e la porta del bagno si è aperta è sono apparsi Gius e Piero. Una scena umoristica, io seduta sul water pantaloni e slip in terra con l'uccello di Alessio in bocca che gridava godo, rossa come un peperone dal godimento e Gius e Piero che ci guardavano.
Gius, che è un grande e che mi ama, dice "uscite dal cesso e venite in camera"
E in camera è successo di tutto e di più.
Li ho scopati tutti e tre, anche se mi sono dedicata ad Alessio con maggior vigore e, si vedeva.
Tutti hanno sborrato nella mia topa ed io sono venuta tre volte.
Allora Gius ha detto "bene, ora tutti sono felici, Anita andiamo in camera nostra e lasciamo dormire i ragazzi"
Ho risposto a Gius, "avviati tesoro, saluto Alessio e vengo subito"
Gius si è avviato in camera ma il mio "vengo subito" è durato un paio d'ore.
Ho ripreso i bocca il cazzo di Alessio, l'ho fatto resuscitare e l'ho scopato, scopato, scopato, non so dire per quanto.
Poi anche Piero si era eccitato di nuovo e di nuovo mi ha scopato, avevo la topa in fiamme, ma volevo ancora in cazzo di Alessio.
E sono andata avanti con lui, finchè Pierò stanco morto ha detto "Basta! voglio dormire".
Dopo un ennesimo bacio lungo e straziante con Alessio, sono uscita per andare nella nostra camera con Gius.
Ma la porta era chiusa, ho cominciato a bussare, poi chiamare Gius, ma la porta non si apriva, sono stata venti minuti a bussare e a pregare Gius che aprisse la porta, terrorizzata che Gius si fosse incazzato e che mi mollasse.
Alla fine la porta si è aperta, sono entrata..è ho abbracciato Gius, chiedendo perdono, perdono.
Gius mi ha detto che era stato molto incerto se aprire o no. Non aprire voleva dire chiudere il nostro matrimonio.
Ha deciso per aprire, ma tutto sarebbe cambiato.
Avremmo accelerato sulla via dell'amore libero, insieme e così è stato
Anita
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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